Tour de France 2018, Presentazione Percorso e Favoriti Diciannovesima Tappa: Lourdes – Laruns
Ultima occasione per gli scalatori e per provare a ribaltare la classifica generale del Tour de France 2018. A poco più di 48 ore dall’epilogo di Parigi, la Grande Boucle dà in pasto ai big una chance di scorta per provare ad annullare l’eccessivo attendismo che ha caratterizzato (e condizionato) l’edizione numero 105 della corsa. Non è previsto l’arrivo in salita, con l’ultimo che è stato appannaggio di Nairo Quintana (Movistar) sul Col du Portet, ma non mancherà il terreno per provarci. La condicio sine qua non per chi vorrà cercare il ribaltone è quella di attivarsi da lontano senza aspettare l’Aubisque, anche se scalfire la solidità dell’armata Sky e del leader Geraint Thomas sembra essere impresa tutt’altro che facile.
Da Lourdes a Laruns saranno in tutto 200,5 i chilometri da percorrere, con sei Gpm disseminati lungo il percorso e ben 77 punti in palio per la maglia a pois, che verrà di fatto assegnata sul traguardo. Subito dopo il via verrà messa sotto le ruote la Côte de Loucrup (4ª cat., 1800 metri al 7,2% di pendenza media), sulla quale non è detto che si sganci la fuga di giornata. Il tracciato prosegue all’insù ma senza grosse difficoltà altimetriche fino al chilometro 66, quando saranno già stati lasciati alle spalle la Côte de Capvern-les-Bains (4ª cat., 3,4 km al 5,1% medio) e il Traguardo Volante di Sarrancolin (km 59,5).
A quel punto inizierà formalmente la salita verso il Col d’Aspin, un 1ª categoria di 12 chilometri al 6,5% di pendenza media. Se le prime schermaglie delle vedette della GC appaiono inverosimili, la sostanza deve necessariamente cambiare subito dopo la picchiata. A quel punto (km 90,5) si inizierà a scalare il Col du Tourmalet, che con i suoi 17,3 chilometri al 7,3% viene classificato come il primo Hors Catégorie di giornata. Dalla vetta allo striscione d’arrivo mancheranno ancora 92 chilometri, ma il gruppo sarà già disintegrato.
I successivi 36 saranno in discesa e condurranno fino ad Argelès Gazost, da dove si torna impercettibilmente a salire. Poco più avanti si incontreranno le prime rampe del Col des Bordères, penultima asperità del giorno (2ª cat., 8,6 chilometri al 5,8%) e preludio al gigante finale, il Col d’Aubisque. Non inganni la pendenza media (4,9%) dei 16,6 chilometri da lasciarsi alle spalle. Dopo 6000 metri apparentemente facili, daranno poca tregua quelli che vanno dal settimo al quindicesimo di scalata, con pendenze spesso in doppia cifra e che si riveleranno decisive per effetto della fatica accumulata fino a quel momento.
Dalla vetta all’arrivo mancheranno ancora 20 chilometri, tutti da affrontare in discesa. A quel punto sarà importante mantenere alta la soglia di concentrazione, con il traguardo che potrebbe dare un’indicazione quasi definitiva, senza attendere la cronometro di sabato, sul vincitore finale.
ORARIO DI PARTENZA: 12:15
ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 17:32 – 18:11
DIRETTA TV: 11:55 Eurosport / 14:40 Raisport / 15:00 Rai3
HASHTAG UFFICIALE: #TDF2018
Favoriti Diciannovesima Tappa Tour de France 2018
Le intenzioni, almeno manifestate a parole, sono chiare: tutti all’assalto del Team Sky. Nella formazione britannica la maglia gialla Geraint Thomas si è rivelata finora inattaccabile e, anzi, ha sempre guadagnato secondi sugli avversari nelle frazioni più dure. Il buon margine accumulato lo pone al riparo anche in ottica cronometro e gli suggerisce di restare sulla difensiva. Chris Froome, da par suo, sogna un finale in stile Bardonecchia, ma a smontare il castello del ribaltone concorrono lo status quo della corsa (e della squadra) e una condizione che non è mai parsa quella dei giorni migliori. Brailsford e i suoi proveranno a tenere quanto più possibile bloccata la gara contando sull’ottimo stato di salute di gregari quali Egan Bernal, Wout Poels e Michal Kwiatkowski.
Ha svelato propositi bellicosi la Movistar. Rinfrancata dal successo di Nairo Quintana sul Col du Portet, la squadra iberica dovrà necessariamente attaccare da lontano per cercare di salvare il salvabile portando almeno uno dei suoi capitani sul podio. Ieri il colombiano ha dimostrato di avere una buona gamba, ma ha anche beneficiato del via libera ricevuto dagli avversari complice la sua posizione nelle retroguardie della top ten, mentre stavolta (ammesso che abbia smaltito completamente i postumi della caduta nella quale è rimasto coinvolto oggi) potrebbe essere maggiormente sorvegliato. Non è da escludere che i ruoli possano invertirsi, con Mikel Landa Meana chiamato ad uscire allo scoperto per primo, magari scortato dal sempre sacrificabile Alejandro Valverde.
Può (o deve) fare corsa parallela a quella degli spagnoli la LottoNL-Jumbo. Qui sarà Steven Kruijswijk a dover fungere da custode delle ambizioni di podio di Primoz Roglic, che sui Pirenei si è confermato tra i più brillanti e che, con la crono che depone in suo favore, ha grandi possibilità di occuparne un gradino a Parigi. Lo sloveno sembra disporre della condizione per provare a far saltare il banco ma non dovrà esagerare, essendo a conti fatti (alla soglia dei 29 anni) al debutto nei piani alti della classifica generale di un GT.
Tra i tanti litiganti deve trovare il modo di inserirsi Tom Dumoulin (Sunweb). L’olandese rischia di accomodarsi per la seconda volta sulla piazza d’onore di un grande giro nel 2018 e, ormai a quasi due minuti da Thomas, non può confidare soltanto sulla cronometro per ribaltare l’ordine costituito. Il vincitore del Giro 2017 non dispone però di una formazione in grado di pilotarlo al meglio e, come di consueto, dovrà cavarsela da solo valutando la strategia migliore. Basterà la fantasia?
Devono far affidamento su questa e su una giornata positiva Daniel Martin (UAE Team Emirates) e Romain Bardet (Ag2R La Mondiale). L’irlandese, attaccante per natura e già a segno sul Mur de Bretagne nella prima settimana, meriterebbe un’altra gioia personale per saldare il conto con la sfortuna e sicuramente ci proverà ancora. Da valutare il rendimento del francese. Perso il treno per il podio, le sue speranze di dare spettacolo dovranno fare i conti con le energie rimaste.
Buone sono anche le possibilità che possa andare in fuga. Tra i nomi da annotare sul taccuino quello della maglia a pois Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), che deve rosicchiare qualcuno dei 77 punti in palio per blindare un successo meritato nella specialità. Nell’Astana andranno tenuti sott’occhio Tanel Kangert e Omar Fraile, mentre tra gli altri papabili fuggitivi della prima ora si segnalano Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), Damiano Caruso (BMC Racing Team), Daniel Navarro e Jesus Herrada (Cofidis, Solutions Crédits), Ion Izagirre e Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida), Adam Yates e Mikel Nieve (Mitchelton-Scott), Pierre Rolland e Daniel Martinez (EF Education First-Drapac Cannondale).
Borsino dei Favoriti
***** Primoz Roglic
**** Geraint Thomas, Nairo Quintana
*** Tom Dumoulin, Chris Froome, Daniel Martin,
** Mikel Landa Meana, Romain Bardet, Steven Kruijswijk, Rafal Majka
* Adam Yates, Damiano Caruso, Ion Izagirre, Mikel Nieve, Daniel Martinez
Meteo Previsto Diciannovesima Tappa Tour de France 2018
Temporali sparsi. Precipitazioni 49%. Umidità 59%. Vento fino a 5 km/h verso SE. Temperatura minima 24°C, massima 29°C.
Maggiori insidie Diciannovesima Tappa Tour de France 2018
I valori in campo sembrano essere ben delineati, ma una giornata negativa al termine di tre settimane corse a ritmi vertiginose è sempre dietro l’angolo, come insegnano nella storia recente Fabio Aru al Tour de France di due anni fa e Simon Yates al Giro d’Italia 2018. Anche stavolta si correrà con l’incognita della pioggia che, soprattutto nelle discese pirenaiche, eleva esponenzialmente il rischio cadute.
Cronotabella Diciannovesima Tappa Tour de France 2018
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